Plonegov @OpensourcER, resoconto
A luglio ci eravamo lasciati con dei compiti e delle speranze. E avevamo sperato che Lepida tramite il progetto Opensourcer fornisse delle risposte, e invece... ci ha fatto delle altre domande!
Giornata comunque positiva, l'opensource c'è, si vede, è attivo, ha innumerevoli casi pratici che ne supportano l'adozione e il momento di scambio di esperienze c'è stato.
Cosa ti sei perso
La mattinata ha visto alcuni intereventi interessanti sia di PA che di aziende, un'ottima sintesi della giornata l'ha fatta Andrea Cannizzaro
Chi non c'era si è perso le utili presentazioni del pomeriggio su quel che succederà a Plone nell'immediato futuro (presentazione di Stefano Marchetti) e la presentazione di un pacchetto per non troppo tecniche chevogliono un Plone chiavi in mano: Ploomcake
Se non ci sei non puoi dire la tua
Sempre nel pomeriggio, abbiamo avuto tempo di confrontarci tra noi. C'erano un po' tutti i casi, enti piccoli, medi e grandi e potenziali utilizzatori di Plone a caccia di consigli. Avevamo poco tempo a disposizione, ma abbiamo fatto alcuni passi avanti.
Ci eravamo lasciati con l'idea di trovare metodologie per condividere le richieste e la progettazione.
Una proposta sensata è stata quella di utlizzare il sistema dei PLIP, ovvero le Proposte di miglioramento. In sostanza chiunque può chiedere in un forum, il miglioramento di una funzionalità e sempre sul forum se ne discute. Lo strumento dei Plip di Plone è su Trac ovvero il sistema di wiki e ticket per gli sviluppatori. Potremmo semplicemente sfruttare il gruppo di linkedin a questo scopo.
Le possibilità sulla centrale acquisiti condivisa verranno esplorate nei prossimi mesi, così come l'hosting condiviso per i Plonegover, offerto da Lepida, è tra le cose che Opensourcer sta prendendo in considerazione.
Non è stato definito alcun calendario, degli hangout e dei prossimi incontri. Lo faremo in rete.
Stay tuned
PLIP e il metodo Plonegov Italia
Un ente resta titolare di un prodotto, e gli altri in modo pubblico ne discutono le modifiche ed eventualmente le fanno sviiluppare. Tutto aperto e pubblico.
Una rappresentazione di come un plonegover, può fare per procedere a possibili sviluppi è rappresentata in quete slide.
La cui sintesi è anche ben spiegata, in modo più accessibile e meno figurativo, da questa storia:
Un giorno il signor P, informatico di una pubblica amministrazione che usa Plone e appartiene alla comunità Plonegov, viene incaricato di aggiungere un nuovo servizio ed alcune nuove funzionalità al suo sito.
La ricerca
Una volta che ha il quadro chiaro, decide di informarsi e sentire un po’ in giro, twitta ai suoi colleghi “qualcuno ha mai fatto un XXXX ? #plonegovit”. Riceve una dritta su come risolvere la cosa, ma anche un paio di tweet con “@MrP anche a me interesserebbe #plonegovit”, quindi decide che valga la pena approfondire un po’ la cosa e apre la discussione all’intera comunità.
Va su Linkedin e posta la sua richiesta, in attesa di feedback più corposi di un tweet, e comincia a parlare con quei 2 che gli avevano mostrato interesse per capire come conciliare le varie esigenze e se magari c’è qualcun altro che ha delle idee.
La scoperta
La dritta lo consigliava che per cominciare avrebbe potuto andare a guardare due prodotti sul catalogo di plonegov.it. Le schede dei prodotti erano scarne, ma abbastanza chiare, c’era solo una descrizione sommaria, un link, i riferimenti di chi lo aveva fatto e i nomi degli enti che lo usavano. Cosa furbissima, c’era anche qualche indicazione degli altri utenti, un voto medio, dei commenti che integravano la spiegazione e un video che ne spiegava il funzionamento. Veniva da un hangout che avevano registrato 2 mesi prima, ma che lui si era perso.
Perde 10 minuti, si guarda il video, e si convince che uno dei due oggetti è quasi giusto. E’ pensato per un’altra cosa, ma un po’ modificato potrebbe fare al caso suo.
L’azione
Decide quindi che valga la pena discutere con chi lo ha fatto, con quelli che lo usano e con quelli che su Linkedin lo volevano anche loro. Propone un incontro, organizza un hangout da lì a una settimana con i 6 interessati. Nel frattempo scrive un documento di specifiche, anzi, trova su Plonegov.it il link al vecchio documento originale, quello con le specifiche iniziali, e aggiunge i suoi desiderata dopo essere stato autorizzato dal proprietario delle specifiche. Lo stesso fanno gli altri 2 nella settimana che precede l’incontro. Commentano, aggiustano e poi arrivano ad una decisione.
L’imprevisto
Arriva il giorno dell’hangout, e le cose si fano un po’ più complesse, non tutto è accettato, complicherebbe troppo il prodotto. Insoma gliela menano un po’. Essere in tanti però aiuta e si decide per una modifica al prodotto più un’aggiunta, a parte.
I 3 enti definiscono meglio le specifiche coordinandosi col proprietario del prodotto e vanno alla loro centrale d’acquisti comune, inseriscono la richiesta e aspettano che le aziende rispondano.
La soluzione
Un paio di aziende però avevano già partecipato all’hangout, una perchè l’aveva fatto quel prodotto, l’altra perchè era interessata a sviluppare un componente basato su quel prodotto per un loro altro cliente privato. Le aziende, che sono già accreditate nella centrale acquisti, rispondono con un semplice preventivo, scorporando i due lavori, e si risparmiano la fatica di presentare la lunga documentazione richiesta da un normale bando. Si sa già chi sono, cosa fanno e le leoro competenze. Basta il preventivo. Risponde anche una terza che offre il prezzo migliore sul componente aggiuntivo. Le 3 Pa si mettono d’accordo, scelgono i 2 fornitori, e cominciano lo sviluppo.
L’epilogo
Una volta completato il prodotto, installato anche l’add-on tutti risultano soddisfatti. Il prodotto viene ri-pubblicato su Pipy, e Plone.org dalle aziende che lo hanno realizzato, mentre su Plonegov.it vengono aggiornati i dati del prodotto e la lista degli enti che o usano.